martedì 25 marzo 2008

Controlli della vista per 7 mila bambini italiani

La notizia ripresa da un’agenzia di stampa riguarda la vista dei bambini: argomento delicato che nasconde alcune insidie e che avrebbe bisogno di maggiore attenzione da parte di genitori e operatori sanitari.
'Occhio ai bambini'. Questo lo slogan di una nuova campagna nazionale di prevenzione, che quest'anno coinvolgerà oltre settemila piccoli fra i 3 e i 6 anni, e prevede un check-up visivo nelle scuole dell'infanzia di una ventina di province italiane. Iniziata oggi a Isernia, dopo la metà di marzo l'iniziativa toccherà Campobasso, mentre nei prossimi mesi raggiungerà Roma, Firenze, Venezia e Bologna. I medici oculisti hanno già iniziato a visitare gratuitamente i piccoli in una speciale unità mobile: un camper appositamente attrezzato.
Obiettivo, individuare precocemente eventuali disturbi e malattie oculari che, altrimenti, potrebbero compromettere lo sviluppo dell'apparato visivo. L'iniziativa è promossa dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb Italia), organizzata assieme alle sezioni provinciali dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana. "Il problema è che nei bambini piccoli ci sono anomalie visive che possono rimanere sconosciute: prima fra tutte l'occhio pigro (ambliopia)".

Per informazioni sulle tappe della campagna: 800-068505 (9-13 dal lunedì al venerdì)
o www.iapb.it.

venerdì 7 marzo 2008

L'allattamento al seno riduce il rischio di obesità del bambino

Diversi studi (*) hanno dimostrato che l'allattamento al seno rappresenta un importante fattore di riduzione del rischio, per un bambino, di sviluppare più tardi un problema di obesità.
Sono studi non nuovi e la notizia e’ un po’ datata , ma serve a sottolineare di nuovo l’importanza dell’allattamento al seno , caldeggiata dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), dalla SIN (Societa’ Italiana di Neonatologia), dalla WHO (Organizzazione Mondiale della Sanita’).
Secondo l'articolo del British Médical Journal, l'alimentazione del lattante al seno per 3 o 6 mesi è sufficiente per ridurre del 50% il rischio di obesità più tardi. E nell'ipotesi in cui il lattante fosse nutrito con latte materno per un anno (una prassi normale sino a 50 anni fa), il rischio per il bambino di diventare obeso un giorno sarebbe solo del 1%.
Infatti, gli studi e i commenti su questo argomento si accontentano di porre l'accento sul vantaggio del latte materno naturale rispetto al latte sostitutivo artificiale, come se quest'ultimo fosse la norma.non dimenticando che dovremmo anche porre l’accento sull’allattamento precoce con latte vaccino che aumenta i rischi di allergie, infezioni e addirittura la comparsa del diabete giovanile (di tipo I).
Il fatto che un numero sempre crescente di studi dimostri ormai che il bambino nutrito artificialmente con un prodotto industriale a base di latte vaccino presenta rischi seri di diventare obeso un giorno dovrebbe farci meditare sulla costatazione di Darwin, che nessun animale in natura si nutre del latte di una specie diversa dalla sua.

Per un’idea della dimensione del problema "obesita’" in Italia si puo’ consultare il sito http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=92&sub=3&lang=it

(*) " Breastfeeding and obesity: cross sectional study "
Von Kries R. British Medical Journal, 1999; 319.

“Chilhood predictors of adult obesity”: systematic review”
Parsons T.J. Ints.J.Obes.Relat.Metab.disord., 1999, 23 (suppl.8)

“Epidemic of obesity in UK children”
Reilly J.J. Lancet, 1999,354.

“Breastfeeding may help prevent childhood overweight”
Dietz W.H. Jama, 2001, 285.

“Breastfeeding and lowering the risk of childhood obesity”
Armstrong J. Lancet,2002,359.

Pappe e merende: l'uso dell'olio extravergine di oliva è consigliato

Da millenni l’olio d’oliva è protagonista nella tavola mediterranea. L’olio extravergine di oliva, derivato esclusivamente dalla spremitura meccanica delle olive, non è solo una delizia per il palato o un semplice condimento, ma un vero e proprio alimento.
L’olio di oliva è tra tutti gli olii vegetali quello a più alto grado di digeribilità da parte dell’organismo umano. Oltre ai trigliceridi e grassi polinsaturi, contiene infatti sostanze antiossidanti come vitamina E, polifenoli, fitosteroli, clorofille e carotenoidi, che esplicano un’azione protettiva per il nostro organismo. Grazie a questi elementi l’olio extravergine di oliva può contribuire a bloccare l’attività dei radicali liberi, cioè i composti chimici responsabili dell’invecchiamento delle cellule.
L’olio d’oliva fornisce altresì un ottimo apporto di precursori della vitamina A e grazie a ciò l’olio extravergine di oliva impedisce la secchezza delle mucose e rallenta l’invecchiamento della pelle. La presenza di significativi livelli di vitamina D, fa sì che l’olio d’oliva permetta una buona assunzione del calcio nell’ intestino e una conseguente buona attività contro la decalcificazione ossea negli anziani. La sua elevata digeribilità gli consente di essere considerato un ottimo veicolatore di sostanze antiossidanti e vitaminiche presenti in altri alimenti ed in sua assenza difficilmente assimilabili.
L’equilibrata presenza dell’acido Linoleico, ed il giusto rapporto con i suoi derivati ac. Linolenico e ac. Arachidonico, favorisce l’eliminazione del’ colesterolo attraverso l’intestino riducendo il pericolo di malattie coronariche, di calcoli biliari e di trombi. Inoltre, è noto che il consumo abituale può aiutare a prevenire i tumori del colon e della mammella, ma anche le malattie cardiovascolari, perché grazie alla presenza di acido oleico rende le lipoproteine più solubili e ne aumenta la capacità di rimuovere il colesterolo.
Come sostengono i nutrizionisti, l’olio extravergine di oliva è un prodotto che aiuta la digestione ed è ottimamente assorbito dall’organismo in qualsiasi età, in virtù della sua percentuale di acidi grassi di origine vegetale. Grazie alla presenza di acido Oleico la struttura dell’olio d’oliva resta praticamente inalterata fino a 200°C. Nei lattanti circa la metà della razione energetica è assicurata dai grassi. Ecco perché nel latte materno sono presenti in quantità elevata gli Acidi Grassi Essenziali (AGE o EFA). Anche sotto questo aspetto l'olio extra vergine di oliva riveste un interesse straordinario: ha infatti una composizione AGE simile a quella del latte materno. Nel successivo svezzamento un cucchiaino di olio d’oliva extravergine non deve mai mancare nella preparazione della pappa essendo digeribile e povero di grassi acidi grassi saturi. L'olio extra vergine di oliva è quindi un alimento fondamentale per tutte le diete.