mercoledì 5 gennaio 2011

La musica di Mozart aiuta il peso dei prematuri

Che la musica aiutasse a curare varie patologie è noto da molto tempo. La musicoterapia è utilizzata per l’influenza che avrebbe sullo sviluppo cerebrale del bambino,sul controllo del dolore nei pazienti oncologici, ma che un tipo di musica classica, ed in particolare quella di Mozart avesse proprietà terapeutiche particolari è più singolare,anche se l' Effetto Mozart è noto ormai da molto tempo . Ora una nuova ricerca , pubblicata su Pediatrics dai ricercatori del Tel Aviv Sourasky Medical Center in Israele , rivela che la musica del compositore favorisce l’aumento del peso dei neonati prematuri . La ricerca è stata condotta su 20 bambini nati prematuri, ma in buone condizioni di salute, cui gli studiosi hanno fatto sentire un cd di mozart per 30 minuti al giorno, mentre misuravano la loro attività metabolica. Dopo i primi 10 minuti di ascolto, è emerso che il metabolismo dei neonati rallentava dal 10 al 13%, il che consentiva loro di acquistare peso. Secondo gli studiosi il cosiddetto "effetto Mozart" sarebbe dovuto all`influenza che la struttura delle sue composizioni musicali - che tendono a ripetere frequentemente la stessa linea melodica - eserciterebbe sul cervello dei bambini: il rilassamento indotto si ripercuoterebbe anche sul loro metabolismo.
Gli autori spiegano: ''Il nostro studio indica che la musica di Mozart potrebbe favorire l'aumento di peso e la crescita dei neonati prematuri, anche se ulteriori studi sono necessari per confermare l'efficacia della terapia musicale''.

Cliccando sul titolo potrete leggere l’articolo , full text, pubblicato su Pediatrics

martedì 4 gennaio 2011

La Carta dei Diritti del Bambino Prematuro

Il problema della nascita pretermine, cioè prima della 37esima settimana di gestazione, riguarda ogni anno nel mondo 13 milioni di bambini, di cui 500mila in Europa e 40mila in Italia (il 6,9% delle nascite che avvengono nel nostro Paese). «Ci sono diversi fattori che influiscono e portano a un parto prematuro - spiega Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia -. Oltre alle cause e le patologie che possono colpire la madre, il feto o entrambi, in questi ultimi anni hanno senz'altro inciso le nascite tramite fecondazione assistita, che nel 30% dei casi avvengono pretermine, anche per il numero di parti gemellari pari al 50%. Bisogna quindi limitare il numero di embrioni impiantati in alcuni casi. Ad incidere poi può essere una gravidanza male organizzata a livello assistenziale e le malattie sessualmente trasmesse». Il tasso dei prematuri che muoiono nel primo anno di vita è alto: nel mondo si calcolano quattro milioni di decessi, in Italia la mortalità nel primo anno è pari al 3,7%, il 71,2% nel primo mese. Molti dei piccoli che sopravvivono si trovano a dover convivere con disabilità più o meno gravi per il resto della vita. «Ma oltre ai grandi prematuri non bisogna dimenticare i cosiddetti late preterm, cioè quei bambini nati nelle tre settimane precedenti il termine previsto - dice Francesco Macagno, neonatologo -. Questi hanno infatti tassi di mortalità e disabilità molto più alti dei bambini nati a termine e sono tanti». (Fonte: Ansa)

Il "Manifesto dei diritti del bambino nato prematuro", presentato in Senato, assegna, da oggi all'Italia, il ruolo di Paese guida a livello mondiale nella predisposizione di una roadmap codificata e di misure concrete per affrontare il problema della prematurità, un problema globale che riguarda, attualmente, circa 13 milioni di bambini ogni anno in tutto il mondo, 500 mila soltanto in Europa. Ed e' attraverso la Carta dei diritti del bambino nato prematuro, cuore pulsante del Manifesto, che si vuole affermare il diritto prioritario del bambino il quale "deve, per diritto positivo, essere considerato una persona" (art.1) e deve poter "nascere nell'ambito di un sistema assistenziale che garantisca loro sicurezza e benessere, in particolare, nelle condizioni che configurino rischio di gravidanza/parto/nascita pretermine, di sofferenza feto-neonatale e/o di malformazioni ad esordio postatale" (art.2).
Il documento rappresenta il risultato dell'impegno profuso in questi mesi dal primo Advisory Board composto da neonatologi, ginecologi, esperti internazionali, Organizzazione mondiale della sanità e genitori e creato per contribuire alla definizione di proposte destinate ad essere condivise con le istituzioni, le quali dovranno tradurle in strumenti legislativi a tutela delle famiglie colpite dalla prematurità. Un obiettivo reso possibile grazie all'iniziativa dell'associazione Vivere Onlus, organizzazione di coordinamento nazionale delle associazioni per la neonatologia con il patrocinio del Senato della Repubblica, dell'Associazione parlamentare per la difesa e la tutela del diritto alla prevenzione, di Save the children Italia, della Societa' Italiana di neonatologia (Sin), della Società italiana di ginecologia ostetricia (Sigo) e con il supporto incondizionato di Abbott, azienda globale impegnata nello sviluppo di nuovi farmaci e nell'introduzione di tecnologie all'avanguardia nel settore della salute.

Capire che il nenonato è una persona a tutti gli effetti è il punto di partenzza. Inoltre, “il neonato prematuro ha diritto al contatto immediato e continuo con la propria famiglia, dalla quale deve essere accudito” (art.4) e “ogni neonato prematuro ha diritto a usufruire dei benefici del latte materno durante tutta la degenza e, non appena possibile, di essere allattato al seno della propria mamma” (art.5)”.
“Considero questo documento come un lusinghiero primato italiano – ha detto Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato – e mi auguro che possa costituire uno stimolo per sviluppare anche negli altri Paesi politiche di sostegno ai bambini nati prematuri e alle loro famiglie”.

Auspichiamo che questa grande iniziativa aiuti veramente i bambini prematuri, materializzandosi in ausili alle Terapie intensive neonatali come apparecchiature, incubatrici, respiratori , infermiere e neonatologi. Una TIN ha bisogno di tante cose , oltre che aiuti morali, e le Tin sono in numero esiguo rispetto alle nascite premature, aumentate negli ultimi anni.