giovedì 26 maggio 2011

Il Neonatologo: una razza in estinzione

La notizia riportata da un quotidiano abruzzese, (del quale si puo' leggere un report cliccando sul titolo), della mancanza di personale medico neonatologico e aggiungerei anche infermieristico specializzato in neonatologia, fa' affermare che questa carenza e' generalizzata a molti centri nascita di tutti i livelli, di tutte le regioni.Molte neonatologie, dotate anche di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), soffrono di mancanza di personale , medici neonatologi che hanno fatto un percorso formativo specifico con lunghi trading di rianimazione Neonatale, di sala parto.Proprio stamattina si commentava in ospedale sulla valenza del nostro lavoro e sulla possibilita' di cambiare ,mansione, reparto....di essere oramai assuefatti al lavoro del TIN. La risposta e'stata unanime: questo lavoro lo abbiamo scelto, lo facciamo con passione,ci mettiamo tutto l'impegno fisico e psichico ,ma sono le condizioni nelle quali si lavora che spesso non collimano con questi presupposti personali.Spesso all'interno di un ospedale avere una terapia intensiva Neonatale o una neonatologia ad alto livello e' un fiore all'occhiello, ma questo fiore ha bisogno di acqua, ma anche di fertilizzante, di nuova linfa, di nuovo humus...medici ,infermieri , specialisti di altre branche utili e indispensabili per le patologie di un neonato, soprattutto se prematuro (cardiologia, oculistica, neuropsichiatria, chirurgia e neurochirurgia pediatrica ecc.) e di strutture dedicate come laboratori di analisi e genetiche , radiologia ,sale operatorie con anestesisti esperti in bambini. Chiaramente solo in strutture di terzo livello ci sono tutte le possibilita' di assistenza e diagnostiche, ma alla base di tutto cio' dal grande centro universitario al piccolo ospedale di provincia con punto nascita il ruolo principale lo fa l'uomo, quel Neonatologo che non c' e' , che sembra un animale in estinzione. Ma perche' un giovane medico dovrebbe fare il mio lavoro, dovrebbe lavorare con i neonati prematuri, di 500 grammi, che non respirano, faticano a mangiare,si infettano...possono morire.Perche' dovrebbe farlo....tutti i giorni dell'anno, senza domeniche, festivi, feste comandate, notti insonni incluse? Solo per salvarli e vederli fuori dall'emergenza e dopo tempo prendere peso, aprire gli occhi, respirare da soli e uscire da un incubatrice o piu' semplicemente, la maggioranza delle volte, vederli nascere e andare a casa con i genitori da un nido di neonati sani.
E' bellissimo lavorare in questi reparti dove si palpa l'inizio della vita e si e' orgogliosi di poter dare una mano a intraprendere questo cammino.
Dovremmo motivare i giovani medici ad intraprendere questa "mission",ma soprattutto formarli: trovare gli strumenti per costruire una nuova generazione di neonatologi , negli ospedali, ma soprattutto nelle facolta di medicina e nei corsi di spedializzazione di pediatria.

Il problema esule dalle righe di questo foglio ma di una cosa siamo certi : non vorremmo sentire altre notizie di carenze di personale in ospedale, ma la nostra potrebbe essere solo una mera Utopia.

sabato 21 maggio 2011

Abuso di farmaci nei bambini

Fra le forme di abuso di cui sono vittima i più piccoli - circa un milione di casi l'anno solo negli Stati Uniti - c'è anche l'uso perfido di prodotti farmaceutici, somministrati non per il benessere dei bambini, ma per aiutare gli adulti che non riescono a gestire i propri figli.Il bambino che ha la "tosse da tanto tempo..", " non dorme mai", "non mangia".Per tutti i malanni e per i diversi tipi di bambini ci deve essere un farmaco, un rimedio per farli guarire.Negli Stati Uniti è stato pubblicato uno studio dell'Università del Colorado e del Rocky Mountain Poison Drug Centero sul 'Journal of Pediatrics'nel 2010 che dimostra le proporzioni dell'abuso dei farmaci nei bambini.


Secondo il team di Shan Yin, primo autore dello studio, nessuna delle forme di abuso su minori 'classificate " dalle autorità americane include chiaramente l'utilizzo criminale di farmaci di cui i piccoli non avrebbero affatto bisogno. Un problema che, secondo i ricercatori, sarebbe decisamente sottostimato. Il gruppo ha riesaminato i casi di abuso farmaceutico sui bambini segnalati al National Poison Data System tra il 2000 e il 2008.



Il team di Yin ha incluso nell'analisi i documenti relativi alla somministrazione 'con secondi fini di alcool, antidolorifici, farmaci per la tosse e il raffreddore, sedativi, sonniferi e antipsicotici. Degli oltre 1.400 casi studiati, circa il 14% ha avuto conseguenze di qualche entità, anche importanti, sulle piccole vittime, incluso il decesso. A circa la metà dei piccoli abusati è stato somministrato almeno un sedativo. In media 160 casi di questo tipo, fra cui due decessi, sono stati segnalati ogni anno al Centro americano. Fra le motivazioni di questa forma di violenza dei grandi sui bambini: forme di punizione, ma anche semplice divertimento o il desiderio di prendersi una pausa dalle responsabilità genitoriali.
Lo studio illustra chiaramente la gravità di questa forma farmacologica di abuso sui minori. Gli esperti invitano pediatri, personale di pronto soccorso e operatori sanitari a tenere gli occhi aperti, per riconoscere eventuali casi sospetti di abuso e intervenire in tempo. Non solo. Yin avverte anche i genitori che "la somministrazione non terapeutica di medicinali ai bambini può avere esiti gravi, inclusa la morte".

In Italia non abbiamo questi numeri ma il ricorso a farmaci "non necessari" è frequente,soprattutto nel campo del sonno pediatrico e delle patologie respiratorie con aspetti allergici e tosse notturna, delle patologie gastrointestinali dei primi mesi. I genitori ,spesso , vivono male i sintomi delle patologie dei loro figli che li depauperano delle energie e del sonno ristoratore necessario alle normali attività quotidiane.Molti bambini hanno patologie lievi con sintomi fastidiosi ,non solo per loro stessi, ma non per questo debbono essere ipertrattati e polimedicalizzati. L'ansia e la volontà genitoriale di una guarigione o almeno di una riduzione dei sintomi non graditi spesso è alla base dell'abuso di farmaci.
I bambini vanno curati quando necessario ma vanno anche capiti e amati...avremmo probabilmente bambini più sani e genitori più consapevoli , meno ansiosi e misurati.

Per leggere l'articolo del Journal of Pediatrics cliccare sul titolo.

venerdì 20 maggio 2011

venerdì 6 maggio 2011

Riflessioni sulla vita

Navigando nel Web ho letto e sublimato questo scritto di Alfred Souza, che vi ripropongo.
A me sembra molto vero!!

Siamo convinti che la nostra vita sara migliore quando saremo sposati,
quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perche i nostri figli sono troppo piccoli
per questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando
saranno cresciuti. In seguito siamo esasperati per il loro
comportamento da adolescenti. Siamo convinti che saremo piu felici
quando avranno superato quest'eta. Pensiamo di sentirci meglio quando
il nostro partner avrà risolto i suoi problemi,quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose,quando non saremo piu costretti a lavorare.
Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovremo sempre affrontare delle difficolta di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere d'essere felici,
qualunque cosa accada.
Alfred Souza dice "Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la mia vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da
superare strada facendo, qualcosa d'irrisolto, un affare che
richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati.
In seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi
ostacoli erano la vita."
Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che non c'e un mezzo
per essere felici ma la felicità è il mezzo.
Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo
ancora di più perchè lo potete dividere con una persona cara, una persona
molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e
ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno. Allora smettete di aspettare di finire
la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere
dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione,di
sposarvi, di divorziare.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una
nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente,
e decidete che non c'e momento migliore per essere felici che il momento
presente. La felicità e le gioie della vita non sono delle mete ma un
viaggio.

Un pensiero per oggi:
Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi;
Amate! come se non doveste soffrire;
Ballate, come se nessuno vi guardasse.

domenica 1 maggio 2011

Farmaci nuovi contro la Peducolosi

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ogni anno ci sarebbero almeno 100 milioni di casi all'anno di infestazioni da pidocchi, complicati dal fatto che sempre più spesso questi parassiti diventano resistenti alla permetrina, il trattamento più usato . La resistenza ai comuni rimedi e farmaci, come per i batteri agli antibiotici, anche per questi parassiti è una realtà ,e sono allo studio diversi farmaci. Per un approfondimento dell’argomento Pediculosi, già trattato su queste pagine, si rinvia al link del Centro nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore della Sanità.

L’ultimo farmaco sperimentato è lo spinosad, un prodotto di fermentazione batterica che è in grado di provocare una paralisi del sistema nervoso del pidocchio.
Con due studi multicentrici, sponsorizzati dall’industria farmaceutica, 391 famiglie con 949 casi di infestazione (età compresa tra 6 mesi e 84 anni, con la media sui 14-19 anni) sono state trattate in modo randomizzato con permetrina (crema all’1%) seguita dall’uso di un pettine a denti molto fini oppure con crema allo spinosad (0.9%) senza uso successivo del pettine.
I soggetti sono stati esaminati dopo 7 giorni e trattati nuovamente se riscontrati ancora infestati. L’outcome primario è stato stabilito nella proporzione di soggetti guariti dopo 14 giorno dall’ultimo trattamento. In uno studio i soggetti più giovani trattati con spinosad hanno presentato una percentuale di guarigione decisamente superiore a quella della permetrina (94% contro 68%) e nell’altro studio i risultati globali dopo 14 giorni sono stati simili (85% contro 45%). Le reazioni avverse si sono limitate ad eritema locale ed irritazione oculare, più evidenti con la permetrina.Lo spinosad è più efficace della permetrina ed in più non richiede l’uso del pettine dopo l’applicazione. Appena verrà messo in commercio sarà sicuramente una scelta efficace per combattere queste fastidiose ma comuni infestazioni.
Cliccare sul titolo per leggere l'articolo su Pediatrics sullo Spinosad.

Recentemente, come apparso in questi giorni sulla rivista New England Journal of Medicine ( Oral Ivermectin versus Melathion Lotion for Difficult-to-Treat Head Lice. 2010;362:896-905), i ricercatori hanno appurato l’efficacia di un farmaco che si assume per via orale, ivermectina.Si tratta di un farmaco molto potente, inizialmente utilizzato per la lotta alla scabbia, che però possiede diverse controindicazioni, e quindi, ribadiscono i ricercatori, non dovrebbe essere utilizzato se non in casi particolari, come per esempio la lotta ai pidocchi che hanno dimostrato di essere resistenti ad altri normali antiparassitari presenti sul mercato.