sabato 21 febbraio 2015

L' importanza del pesce nella dieta dei bambini

E’ un elemento importante nella dieta dei piccoli, “ma in media i bambini italiani mangiano pesce solo una volta a settimana, contro le tre volte raccomandate”. E’ quanto emerge da un’indagine condotta per l’Adnkronos Salute dal pediatra di Milano Italo Farnetani, che ha consultato medici, insegnanti e genitori. “Il fatto è che i bambini imparano ad amare o detestare il sapore del pesce fin nel pancione, attraverso il liquido amniotico materno. Se la mamma non lo mangia, per loro è qualcosa di estraneo. Sarebbe dunque bene incentivare il consumo di pesce anche durante la gravidanza”. Oltre all’odore, a respingere i più piccoli di solito “è la paura delle spine e il fatto che il pesce venga ‘mascherato’ da creme e salse: i bambini vogliono riconoscere ciò che mangiano”. Cosa fare, dunque, per insegnare ai bimbi ad amare questo prezioso alimento? “Un’idea interessante è quella avuta dall’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, che ha deciso di legare l’esperienza divertente del mare e della spiaggia con quella alimentare”, dice il pediatra. Con il progetto ‘Sono sano come un pesce’, si sono alternate visite didattiche ai musei per entrare in contatto con l’ambiente marino in tutti i suoi aspetti, laboratori di preparazione e degustazione del prodotto ittico e tanti momenti di gioco e sano divertimento. Così la città ha fatto conoscere a grandi e piccoli non solo le caratteristiche della fauna che popola l’Adriatico, ma anche le ottime proprietà alimentari del pesce, insegnando a mamme e papà anche qualche segreto di cucina per far apprezzare ai bimbi il sapore del pesce fresco e di qualità. “Il ricordo di un’esperienza piacevole – assicura il pediatra – contribuirà a far amare questo alimento così salutare. Considerata poi la crisi, consiglio di riscoprire il ruolo delle alici nella dieta dei bambini: un tipo di pesce salutare ed economico. Le alici sono un tipo di un pesce ideale per i bambini perché si deliscano molto bene”. Per cucinare questo alimento ‘a misura di baby palato’, il pediatra suggerisce di ricorrere alla panatura, o alla preparazione di polpette. “E’ bene eliminare sempre la pelle ed evitare di aggiungere spezie colorate, per esempio rosmarino o prezzemolo, perché i bambini se notano un colore anomalo lo interpretano come corpo estraneo o qualcosa di cui diffidare”. Come eliminare le lische senza buttare via il pesce? “Il pesce può essere aperto a portafogli e prima della cottura (o anche dopo) si può asportare la spina centrale. Per certi pesci come l’acciuga, che ha la spina centrale, è sufficiente. Per altri, oltre alla spina centrale, che può essere rimossa con la modalità precedente, vanno tolte anche le spine laterali e ventrali. Questi ultimi due tipi però – raccomanda – vanno tolti assolutamente dopo la cottura, per evitare che il pesce si spezzetti”. In quest’ultimo caso si può cucinare il pesce spezzettato “facendo delle polpette, mischiando il pesce con pane e formaggio grattugiato e impastato con l’olio. Questa polpetta può essere fritta, e i bambini la apprezzeranno”.

sabato 14 febbraio 2015

Riduzione del consumo di antibiotici: verso un uso ragionato?

La riduzione del consumo degli antibiotici registrata dall’Agenzia del Farmaco nell’ultimo rapporto Osmed, è anche merito della creazione della Consensus Conference sull’impiego giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età pediatrica. Non ha dubbi la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale che da anni si batte per l’uso giudizioso degli antibiotici. La Consensus Conference fornisce alcune indicazioni importanti per un utilizzo giudizioso degli antibiotici in età pediatrica anche per le famiglie attraverso la creazione di poster e depliant diffusi presso gli ambulatori dei pediatri. All’interno dell’area genitori del sito www.sipps.it è stata inoltre creata una sezione interamente dedicata ai quesiti più frequenti che ogni genitore si pone in merito a questo argomento. “Quando si utilizza una terapia antibiotica – spiega il Presidente SIPPS Giuseppe Di Mauro – non si devono mai dimenticare le eventuali reazioni avverse, così come l’incremento del fenomeno delle resistenze batteriche, associate proprio ad una eccessiva prescrizione di antibiotici, con un importante impatto sulla sanità pubblica”. “Gli antibiotici costituiscono un aiuto fondamentale nella lotta alle patologie infettive – sottolinea la Elena Chiappini, Componente del Consiglio Direttivo Nazionale SIPPS – ed il loro uso in maniera appropriata è senza dubbio utile a ridurre la diffusione di germi resistenti, oltre a porre una barriera all’incremento di costi e reazioni avverse”. “L’impegno della SIPPS non si ferma qui – conclude Di Mauro -. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale non intende infatti abbassare la guardia e manterrà alta l’attenzione, impegnandosi seriamente ed in maniera seria e continuativa per proseguire lungo la strada dell’uso razionale degli antibiotici nelle infezioni respiratorie in età evolutiva”.