sabato 12 dicembre 2009

Musicoterapia nei neonati

L’utilizzo della musica da parte del Nursing, è sempre più diffuso e costituisce uno strumento terapeutico “autonomo”. Ma rappresenta anche, l’incremento di un’assistenza infermieristica umanizzante.
Ci sono molti studi che applicano la musicoterapia alla medicina e nello specifico alla neonatologia.
In Canada,e negli Usa sono sempre più numerose le unità neonatali che usano la musica per curare e far crescere i bambini prematuri
Un’ equipe canadese ha passato in rassegna nove studi e ha scoperto che la musica riduceva nei bebè la sofferenza durante una serie di procedure mediche dolorose e li aiutava a mangiare di più. La musica sembrava avere effetti positivi anche su parametri fisiologici quali il battito cardiaco e la respirazione, si legge sugli Archives of Disease in Childhood.
In Canada, sono sempre più numerose le unità neonatali che usano la musica per curare e far crescere i bambini prematuri. La musica utilizzata negli studi presi in considerazione era in prevalenza costituita da ninne nanne e cantilene per bambini, ma anche da suoni aggiuntivi, che mimavano quelli che il feto sente nel grembo materno

Il Nursing “avanzato” presente in paesi come degli U.S.A, Australia, impiega la musica come fattore assistenziale, riscontrando un notevole e benefico sviluppo, da diversi anni, in ambiente ospedaliero, nei centri di riabilitazione, in centri diurni (day hospital) in hospice, e case di riposo. A neonati nati prematuramente, viene proposta musica in modalita’ continua non intervallata dal silenzio, con costanza e per più giorni. I risultati incredibili sono quantificabili in maggiore appetito ed aumento del peso giornaliero, una maggiore tolleranza agli stimoli esterni, risultato piu apprezzabili nelle femmine che nei maschi.
In Italia ci sono alcuni ospedali che cominciano ad applicare la musicoterapia.
All’ospedale di Lecco hanno realizzato un percorso di musico-terapia per i prematuri e per le loro mamme. Ai piccoli ricoverati nel reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale A. Manzoni, viene fatto ascoltare un cd dove sono state raccolte 18 ninne nanne interpretate da alcune mamme.La compilation per bebè si chiama “Canta che ti sento” e sembra che aiuti tutti i pretermine a relazionarsi meglio con il mondo esterno.
Un lavoro italiano multicentrico ha prodotto un lavoro che è consultabile in rete.





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