giovedì 1 gennaio 2009

Depressione post-partum

Gli squilibri ormonali che caratterizzano il periodo immediatamente successivo al parto possono provocare nella donna la depressione post partum e la psicosi post partum o puerperale. Crisi di pianto immotivate, disturbi del sonno e dell'alimentazione, stanchezza eccessiva, irritabilità e umore altalenante sono i sintomi della forma depressiva più lieve. Spesso, infatti, si risolve circa in 10 giorni, senza lasciare conseguenze.Quando continua oltre un periodo di tempo ragionevole ed inizia a manifestarsi nel secondo mese e raggiunge il suo picco tra il terzo e il sesto mese dopo il parto, è la vera sindrome. La donna che soffre di depressione post partum sperimenta una costante sensazione di inadeguatezza nei confronti del nuovo ruolo, può sentirsi delusa perché la maternità si è rivelata un esperienza molto diversa da quella che si aspettava, e può sperimentare del risentimento nei confronti del neonato perché questi le assorbe tutte le energie. Queste sensazioni la fanno sentire in colpa, la neomamma depressa si sente una cattiva madre e pensa di aver fatto un terribile errore nel mettere al mondo un figlio. Questi sentimenti possono essere più o meno consapevoli e possono esprimersi in una sensazione di costante ed eccessiva preoccupazione verso il neonato oppure in un completo disinteresse nei suoi confronti. Altri sintomi della depressione post partum sono : tristezza, irritabilità con il bimbo e con il partner , mancanza di energia, tendenza a mangiare in modo eccessivo , attacchi di panico, disturbi del sonno, completa mancanza di desiderio sessuale dopo sei mesi dal parto. Nei casi più gravi, la neomamma è depressa al punto tale da prendere in considerazione il suicidio .
La depressione post partum non ha un'unica causa, ma dipende da una serie di fattori : ormonali, fisici, sociali, psicologiche e cognitive (aspettative irrealistiche sulla maternità). Secondo uno studio pubblicato nel 2008 dalla rivista Journal of Clinical Nursing la nascita di un maschio innalzerebbe il rischio di depressione post-partum.
http://www3.interscience.wiley.com/journal/118513605/home

La terapia dipende dalla gravità della sintomatologia: se lieve e la donna si sente sola, confrontarsi con altre donne neomamme, prendersi cura di se stessa cercando un po’ di tempo per se e delegando le cure del bambino a qualcuno di fiducia; sentire i consigli di chi ha esperienza (compreso il pediatra) e coinvolgere il padre nella cura del bambino, favorendo così anche il rapporto tra padre e figlio.Lo stato depressivo serio e con interferenza con attività quotidiane o in ogni caso quando ci sono dei pensieri suicidi, diventa opportuno rivolgersi ad uno specialista. Spesso sarà necessario intraprendere una cura farmacologica.

L'argomento lo permette: vorrei segnalare un sito che si è specializzato in problematiche inerenti alla gravidanza e allattamento e ...dintorni.

http://www.psicologiaeprevenzione.it/








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