venerdì 9 gennaio 2009

La bronchiolite: malattia attuale nel periodo invernale

La bronchiolite è un’infezione virale acuta del sistema respiratorio che interessa le piccole vie aeree dei bambini di età inferiore a due anni. La maggiore frequenza di ospedalizzazioni avviene infatti nei primi sei mesi di vita.Indicazioni per il ricovero sono il distress respiratorio ingravescente, la cianosi, l'affaticamento e la disidratazione.
E' una malattia che di solito si risolve spontaneamente ed il suo decorso è modificato in minima parte dalle terapie. Il trattamento è quindi essenzialmente di supporto, sebbene alcuni bambini possano trarre beneficio da terapie antivirali. La maggior parte dei bambini può essere trattata a domicilio e guarisce in 3-5 giorni senza alcuna conseguenza. La mortalità è inferiore all'1% se il trattamento medico è adeguato.
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è il patogeno respiratorio di questa patologia. É particolarmente frequente nel periodo invernale.Un’elevata percentuale di queste infezioni (10-40%) colpisce le basse vie respiratorie (bronchiolite-polmonite), specialmente nei bambini di età compresa tra 1 e 6 mesi. Altri virus (Adenovirus, virus parainfluenzali) possono causare simili stati clinici.
La trasmissione avviene primariamente per via respiratoria.Il contagio dura tipicamente da 6 a 10 giorni.La prima fase della malattia è caratterizzata da rinorrea, tosse e febbre ed è indistinguibile da quella di altre infezioni virali delle prime vie aeree.
Progredendo la malattia diventano evidenti tachipnea, rientramenti intercostali, sibili e/o rantoli crepitanti. Ciascuna fase impiega tre-quattro giorni per svilupparsi.L’alimentazione è spesso resa difficoltosa dalla polipnea
Il rischio di apnea è aumentato nei pazienti con storia di prematurità o di età inferiore a 6 settimane di vita.
La diagnosi di bronchiolite è sostanzialmente basata su riscontri clinici, supportata ove necessario da accertamenti laboratoristici e/o strumentali.
Per individuare il virus responsabile sono disponibili dei test di laboratorio sull’aspirato nasofaringeo dei pazienti sospetti.
L’utilizzo della terapia broncodilatatrice è frequente e usuale , ma l’uso di tali preparati e’ controverso.
Anche se questa è una malattia infiammatoria acuta delle vie respiratorie, l’uso dei corticosteroidi per via aerosolica non determina un miglioramento clinico. Tuttavia l’uso di corticosteroidi per bocca, intramuscolo o endovena nelle forme gravi si è dimostrato efficace nel determinare un rapido miglioramento della sintomatologia e nel ridurre la durata del ricovero.
Non è raccomandato l’uso routinario degli antibiotici, che può essere giustificato nei casi in cui si sospetti una infezione batterica concomitante o secondaria, o nei bambini immunocompromessi e/o immunodepressi.E’ descritto l’uso della terapia antivirale (ribavirina per via aereosolica) nei bambini ospedalizzati nati prematuri, che presentano condizioni generali tali da renderli ad alto rischio per gravi malattie.
Il Synagis (palivizumab) è un anticorpo monoclonale che riconosce e si lega ad una proteina trovata sulla superficie del virus respiratorio sinciziale ( VRS ). E' indicato nella prevenzione di gravi affezioni del tratto respiratorio inferiore, che richiedono ospedalizzazione, provocate dal VRS in bambini ad alto rischio di malattia VRS: Bambini nati con età gestazionale uguale o inferiore alle 35 settimane e con un’età inferiore ai 6 mesi al momento dell’inizio dell’epidemia stagionale da VRS.Bambini di età inferiore ai 2 anni che sono stati trattati per displasia broncopolmonare negli ultimi 6 mesi.Bambini di età inferiore ai 2 anni con malattia cardiaca congenita emodinamicamente significativa.

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