domenica 9 novembre 2014

Uovo: primato nella classifica delle allergie dei lattanti

L’uovo è in cima alla lista degli alimenti statisticamente più allergizzanti in età pediatrica, seguito da latte vaccino, pesce, frutta secca e grano. Ad affermarlo è la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), che sottolinea come l’uovo sia un ottimo alimento dai 5 mesi ai 15 anni, ma anche una della principali cause di allergia in questa fascia d’età. L’uovo viene solitamente introdotto durante lo svezzamento, ma in caso di allergia essa si può manifestare nella seconda metà del primo anno di vita, con un’età media di presentazione di 10 mesi e in particolare nei bambini sensibilizzati con dermatite atopica. “L’allergia all’uovo viene generalmente diagnosticata nel corso dell’infanzia e le manifestazioni cliniche, principalmente collegate a meccanismi di ipersensibilità allergica di tipo IgE mediata, possono essere anche gravi, fino allo shock anafilattico”, dichiara Roberto Bernardini, Presidente SIAIP e Direttore della UOC di Pediatria dell’Ospedale S. Giuseppe di Empoli. “In generale le prime manifestazioni compaiono entro 2 ore, solitamente entro 20-30 minuti dopo l’ingestione di uovo o di alimenti che lo contengono e si manifestano principalmente con reazioni cutanee caratterizzate da orticaria. Frequenti nel caso di allergie e da non sottovalutare - prosegue il Presidente SIAIP - sono anche le reazioni gastrointestinali con vomito e diarrea, nonché i sintomi respiratori con starnuti e respiro sibilante”. Inoltre, la SIAIP sottolinea che possono avere luogo anche reazioni da semplice contatto dell’uovo con la cute, che si manifestano con l’orticaria. Tuttavia alcuni bambini che presentano un’orticaria da contatto con l’uovo possono tranquillamente assumere cibi a base di uova senza manifestare alcuna reazione allergica. “Proprio per questo - conclude l’esperto - è importante rivolgersi fin da subito ad un pediatra allergologo per una diagnosi certa capace di evitare rischi per il piccolo e al tempo stesso diete di esclusione inutili e dannose”. Fonte: Quotidianosanità

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