giovedì 20 febbraio 2014

Eutanasia

I pediatri italiani dicono no alla legge che autorizza, in Belgio, l'eutanasia ai minori di 18 anni. "Una scelta che non possiamo condividere" in particolar modo in quanto "impegnati a tutelare sempre la salute dei bambini, soprattutto di quelli più fragili e con malattie croniche, complesse e causa di disabilità". E' quanto afferma il Presidente della SIP (Società italiana di pediatria) Giovanni Corsello, in merito all'approvazione della legge che ha suscitato polemiche in tutta Europa e la contrarietà dell'associazione nazionale belga di Pediatria. "Non possiamo cedere sul terreno dei valori che stanno alla base della convivenza e della società civile: uno di questi, tra i più importanti, è il rispetto per i bambini, per tutti i bambini, sani e con malattie acute o croniche, gravi ed invalidanti che siano", spiega Corsello. Per questo, "a tutti i bambini ammalati va garantito l'accesso alla cure palliative e alla terapia del dolore", attraverso la legge 38 del 2010 "che riconosce al bambino alcune specificità ed esigenze particolari rispetto all'adulto". Una legge però ancora spesso inattuata, secondo la Relazione al Parlamento sull'attuazione pubblicata a luglio 2013: "solo 11 Regioni hanno deliberato l'istituzione della rete pediatrica di cure palliative e terapia del dolore, solo 4 l'hanno realmente attivata - conclude Corsello - e soltanto nel Veneto è presente un hospice pediatrico" Fonte : ANSA

giovedì 13 febbraio 2014

Sicurezza stradale

Gli incidenti stradali sono tra le cause piu' frequenti di mortalita' e disabilita' in eta' pediatrica''. E' l'allarme lanciato dalla Societa' Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (SIMEUP) che constata come ''la maggior parte dei decessi nei bambini sia dovuta al mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta o al non corretto utilizzo dei seggiolini''. SIMEUP ricorda alcune delle principali regole da rispettare e fornisce alcuni consigli pratici per la sicurezza quando si viaggi con bambini: I bambini di altezza inferiore a un metro e mezzo debbono usare appositi dispositivi di ritenuta, conformi alle normative, che variano a seconda del peso. I dispositivi utilizzabili, obbligatori dalla nascita fino al peso limite di omologazione (36 kg), sono di due tipi: seggiolini e adattatori. Sui veicoli privi di sistemi di ritenuta, i bambini di eta' fino a tre anni non possono viaggiare, mentre quelli di piu' di tre anni possono viaggiare su sedile anteriore o posteriore con le normali cinture di sicurezza solo se di statura superiore a 1,50 metri. Il posto migliore per posizionare il seggiolino del bimbo e' nel sedile posteriore centrale. I bambini possono anche essere trasportati sui sedili anteriori in senso contrario alla marcia del veicolo, sempre che siano protetti da appositi sistemi di ritenuta omologati e idonei per peso. In questo caso, l'air bag frontale va disattivato. Anche per i brevi tragitti non bisogna mai tenere tra le braccia il bimbo ne' sul sedile anteriore ne' su quello posteriore perche', in caso di incidente, il corpo dell'adulto puo' provocare i traumi piu' gravi al bambino. Meglio non offrire al piccolo cibi pericolosi che, in caso di incidente o di frenata, potrebbero causare un'ostruzione delle vie respiratorie. Sulla cappelliera dell'auto e' opportuno non mettere bagagli perche', in caso di incidente o di frenata, potrebbero precipitare rovinosamente e ferire il bimbo. Fonte:Asca

mercoledì 5 febbraio 2014

Un  figlio è un dono

Senza commenti e in punta di piedi per non rovinare la poesia di un inno all'amore di una madre,pubblico questo brano ,vero ,inviatomi dalla mamma di Beatrice,ricoverata in un grande ospedale romano. "Un  figlio è un dono e un figlio malato è un dono ancora più grande. Sto attraversando un momento molto doloroso ma sto vivendo un amore altrettanto forte e meraviglioso, l’amore e il dolore  per una figlia con una malattia terribile e una vita breve . Beatrice è una piccola grande donna KG 1400, i medici le stanno provando tutte ma non cresce, ma lei non si arrende, nonostante le infezioni che spesso prende in ospedale, ancora non vuole staccarsi dalla sua mamma. Forse è proprio l’amore della sua famiglia che la dà questa forza di lottare. Ho affidato la vita di mia figlia a Dio, lui sa quando sarà il momento di separarci. La preghiera mi aiuta anche perché sto portando una croce troppo grande per qualsiasi essere umano e penso di ricevere tanto amore e forza da Dio. E’ la croce di Cristo e solo le mamme che hanno perso i propri figli possono capirne il dolore. Ho capito che è vero che quando Dio ci dà una prova conosce le nostre forze , Dio sapeva che io avrei accolta e amato Beatrice incondizionatamente. Un figlio non si può scegliere, a mia figlia ho dato la vita, l’amore e la fede, sono stata sempre contraria all’ aborto e da quando è nata la mia bimba ne sono convinta più che mai. Le mie maternità non sono state facili ma mi hanno insegnato tanto e che solo il sacrificio porta buoni risultati, i figli sono il tesoro più grande per una donna. I primi giorni sono stati terribili, mi sentivo travolta da un uragano, ma piano piano sto cercando di cogliere tutti gli aspetti positivi di questa esperienza in “tin“ e questa bimba sta arricchendo molto la mia vita. Tutti abbiamo paura della malattia e della morte ma sono cose che fanno parte della vita,  nelle malattie più gravi c’è una pace e una luce che solo Dio può dare. A volte sono io a dover consolare chi vorrebbe consolare me e non trova le parole, anzi alcuni mi hanno fatto  ancora più male, non capiscono il grande amore che mi sta dando mia figlia. Man mano che passano gli anni mi accorgo sempre di più che la vera felicità, quella che dura per sempre, è nelle legge di Dio e non in quella degli uomini. Viviamo in una società dove conta solo l’apparenza,  quello che piace agli altri, il benessere  economico che sacrifica gli affetti  e a volte le persone che apparentemente hanno tutto non hanno proprio niente. Non mi sento sfortunata ad avere una figlia con trisomia 18 anzi, mia figlia è una benedizione e un legame ancora più forte con la fede. La trisomia 18 non è compatibile con la vita ma è compatibile con l’amore di una famiglia , il valore della vita non è relazionato alla sua durata o all’aspetto fisico di una persona. I medici dicono che ancora vuole vivere ,non si arrende è una bimba molto vivace e combattiva. Non è facile gestire tre figli che dimorano in posti diversi, due a casa e una in ospedale, è molto duro. Non è facile spiegare a due bambini, uno  sei anni e mezzo e una di 4 che la sorellina tanto attesa forse non verrà  mai a casa ma diventerà un angelo in paradiso. I bambini hanno visto la sorellina tre volte e se ne sono innamorati. All’inizio, non volevo accettare, le parole degli amici più credenti, che il Signore mi aveva scelto per testimoniare un suo disegno, ma forse è proprio  così. Perché proprio me, poi le risposte sono arrivate da sole. Mamma di Beatrice"

domenica 2 febbraio 2014

Latte vaccino e storia naturale delle allergie

La prevalenza dell’ negli USA è del 2%-3% dei bambini, e costituisce la . In base a studi precedenti sappiamo che circa nel 75% dei casi questa allergia viene perduta con lo sviluppo, ma adesso nuovi studi pongono l’accento sul fatto che questa percentuale di guarigione in realtà risulti molto più bassa. Sono stati esaminati 293 bambini di età compresa fra 3 e 15 mesi, fino ad un’età media di 5 anni: a quest’epoca di sviluppo l’allergia al latte si è risolta completamente solamente nel 53% dei bambini. Un altro 21% era in grado di tollerare il latte purché presente in cibi cotti. I  che si sono collegati con una mancata guarigione sono stati la dimensione maggiore dell’area positiva al , la presenza di elevati livelli di IgE specifiche e la presenza di  Eczema moderato o grave. In conclusione solo la metà dei bambini diventano tolleranti all’età di 5 anni, anche se un ulteriore 20% può tollerarlo se cotto. In base ai tre fattori suddetti (dimensione dell’area positiva del prick test, presenza di eczema, presenza di livelli elevati di IgE specifiche) gli autori dello studio hanno costruito un algoritmo di predizione per spiegare ai genitori la possibilità o meno di guarigione dall’allergia. Bibliografia Wood RA et al. The natural history of milk allergy in an observational cohort. Journal of Allergy and Clinical Immunology 2013 Mar; 131:805 Spergel JM. Natural history of cow's milk allergy. Journal of Allergy and Clinical Immunology 2013 Mar; 131:813