mercoledì 10 aprile 2013

Saccarosio e analgesia nei neonati

Nuovi dati suggeriscono che la somministrazione di saccarosio orale non influenza in modo significativo l'attività cerebrale neonatale o i circuiti nocicettivi spinali: contrariamente a quanto si ritiene quindi il saccarosio potrebbe non essere un'efficace sostanza analgesica. Nei neonati, pertanto, la capacità del saccarosio di ridurre i punteggi dell'osservazione clinica dopo stimoli dolorifici non dovrebbe essere interpretata come un'azione analgesica. La conclusione di Rebeccah Slater del Nuffield department of anaesthetics, university of Oxford, e collaboratori, giunge al termine di un trial randomizzato in doppio cieco su 59 neonati assegnati a ricevere 0,5 mL di soluzione di saccarosio al 24% o 0,5 mL di acqua sterilizzata due minuti prima di essere sottoposti a puntura del tallone praticata per esigenze cliniche. Come outcome primario è stata assunta l'attività cerebrale specifica per il dolore evocata dalla puntura del tallone, registrata tramite elettroencefalografia e identificata attraverso l'analisi delle componenti principali. Nell'analisi sono stati inclusi 20 bambini cha hanno ricevuto saccarosio e 24 acqua sterilizzata. L'attività cerebrale nocicettiva dopo lo stimolo doloroso non ha mostrato significative differenze tra i bambini pretrattati con saccarosio e quelli cui è stata somministrata acqua. Per quanto riguarda gli outcome secondari, tra i due gruppi non sono emerse differenze in termini di entità e latenza del riflesso nocicettivo spinale registrato a livello dei bicipiti femorali dell'arto stimolato, mentre il punteggio del dolore Pipp (Premature infant pain profile) è risultato significativamente inferiore nei bambini del gruppo saccarosio (in media 5,8 contro 8,5) e un numero significativamente superiore di bambini non ha mostrato variazioni dell'espressione facciale dopo somministrazione di saccarosio (7 su 20 rispetto a 0 su 24).  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20817247

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