mercoledì 15 maggio 2013

Il ritorno della Sars

Aumentate l'attenzione nei confronti del coronavirus, responsabile della cosiddetta «Nuova Sars». È l'appello lanciato dall'organizzazione Mondiale della Sanità. Il virus che provoca una grave infezione respiratoria e che si è diffuso negli Emirati Arabi, contagiando trenta persone e causando 20 vittime.Nelle ultime ore un secondo caso è stato confermato in Francia. La persona contagiata era tra quelle tenute sotto controllo, avendo condiviso la stanza d'ospedale con il primo malato.Entrambi sono ora nell'ospedale di Lille, e sono tenuti in isolamento. Il loro stato di salute è grave.Prima della Francia, alcuni casi di contagio sono già stati segnalati in Gran Bretagna e in Germania. Il coronavirus ,agente della malattia,si trasmette da persona a persona ma con contatti stretti come quelli familiari. Non si consigliano «particolari misure di protezione speciale nei punti di ingresso dei viaggiatori dall'estero e non raccomanda misure di restrizioni di viaggio o di commercio». Con una nota l'Oms incoraggia l'osservazione sulle infezioni respiratorie acute, analizzando attentamente eventuali casi insoliti. «Gli operatori sanitari sono invitati a essere vigili sulle condizioni di salute dei viaggiatori di ritorno dalle zone colpite dal virus», in particolare, precisa l'Organizzazione mondiale della Sanità, coloro che sviluppino infezioni delle vie respiratorie inferiori. L'ipotesi di partenza è quella di un virus che vive negli animali (forse i pipistrelli) ma non si è ancora arrivati a un dato certo. Il nuovo coronavirus - battezzato già dalla sua scoperta «Nuova Sars» perché capace di provocare come il più aggressivo predecessore di dieci anni fa gravi problemi polmonari - ha confermato la sua capacità di passare da persona a persona, ma solo con stretto contatto. Si è dimostrato particolarmente pericoloso quando riesce ad attaccare l'organismo ma non ha mostrato una forte capacità di trasmissione. Gianni Rezza, direttore del dipartimento delle malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, ha confermato che era noto già da mesi il virus passasse da uomo a uomo ma gli ultimi casi fanno capire che il coronavirus passa attraverso un contatto stretto fra persone, come appunto i familiari. «I casi registrati fino ad ora non sono moltissimi - ha aggiunto l'esperto - ma la richiesta di innalzamento dell'allerta sarà ora utile per cercare di isolare tutti quei casi che possono arrivare dalle zone contagiate come quelle arabe». I test per la diagnosi di eventuali casi sono già pronti e disponibili. Fonte: Corriere della Sera

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