mercoledì 21 gennaio 2015

Esposizione dei bambini ai WiFi

Uno studio piuttosto controverso, ma che sta facendo il giro del mondo, suggerisce a mamme e papà di cercare di limitare l'esposizione della prole al Wi-Fi, per il timore che le radiazioni possano danneggiare la loro salute. Il rapporto, pubblicato sul 'Journal of Microscopy e Ultrastructure', sostiene che i bambini assorbono più radiazioni degli adulti. Per questo le insidie, per loro, sarebbero maggiori. I feti poi, stando al lavoro, sarebbero i più vulnerabili di tutti, tanto i ricercatori consigliano alle donne in attesa di non portare addosso, nei vestiti o in tasca, i telefoni cellulari. "I bambini assorbono più MWR rispetto agli adulti perché i loro tessuti cerebrali sono più 'assorbenti', i loro crani sono più sottili e la loro dimensione relativa è più piccola", si legge nel lavoro. Ma l'allarme non vede tutti d'accordo. La britannica Health Protection Agency sta monitorando da tempo la sicurezza la sicurezza del Wi-Fi. Secondo i dati i segnali radio emessi dai dispositivi hanno una potenza molto bassa. Dunque, riferisce il 'Daily Mail', sedere vicino a un dispositivo Wi-Fi per un anno equivale a ricevere la stessa dose di onde radio di una chiamata di 20 minuti al telefonino. Il neurologo pediatrico Maya Shetreat-Klein sottolinea comunque che "le donne incinte devono sapere che le radiazioni wireless possono avere un impatto sullo sviluppo del cervello" dei piccoli. I ricercatori hanno esaminato studi sull'esposizione ai telefonini dal 2009 al 2014, insieme ai dati sulle radiazioni da cellulari. I limiti di esposizione sono rimasti uguali per 19 anni, ma i produttori degli smartphone specificano la minima distanza dal corpo dei prodotti per non superare questi valori. Per laptop e tablet la distanza minima dal corpo è di 20 cm.

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