La fisiologia vascolare del neonato è responsabile di due tipi di alterazioni transitorie del colore della cute: la cutis marmorata e la “cute Arlecchino”. Questi fenomeni vascolari transitori sono attribuibili a modificazioni fisiologiche del periodo neonatale, e non rappresentano dei veri e propri rash cutanei.
Cutis marmorata
La cutis marmorata è caratterizzata da chiazzature reticolari della cute che coinvolgono il tronco e gli arti. L’alterazione è causata da una risposta vascolare al freddo, ed in genere si risolve con il riscaldamento della cute. Una tendenza a sviluppare cutis marmorata può persistere per alcune settimane od alcuni mesi dopo la nascita, ed a volte fino alla prima infanzia. Non è indicato alcun trattamento.
Cute Arlecchino
La “cute Arlecchino” si manifesta quando il neonato giace di lato. L’alterazione è caratterizzata da eritema dal lato declive del corpo, e da un simultaneo imbiancamento dal lato controlaterale. L’alterazione del colorito cutaneo si sviluppa improvvisamente e persiste per 30 secondi – 20 minuti. L’alterazione si risolve in seguito ad un aumento dell’attività muscolare, oppure con il pianto. Il fenomeno interessa una percentuale fino al 10% dei neonati a termine. L’alterazione è più comune tra il secondo ed il quinto giorno di vita, e può persistere fino alla terza settimana. Si ritiene che la cute Arlecchino sia attribuibile ad una immaturità dei centri ipotalamici che controllano la dilatazione dei vasi periferici.
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