domenica 20 ottobre 2013

Vaccinazione per la Pertosse: dati Americani

I vaccini non danno immunità permanente, al contrario delle malattie esantematiche prese senza copertura vaccinale, ma uno strano fenomeno si sta verificando negli ultimi anni: molte malattie che credevamo di controllare con vaccinazioni di massa, sono in aumento in special modo in soggetti vaccinati.Probabilmente dipende da diminuzione dell'immunità dei soggetti vaccinati, oppure da errate schedule vaccinali o , sarebbe la cosa peggiore, da una recrudescenza della malattia legata a ceppi diversi da quelli usati per i vaccini? Una parte di questi dubbi viene in parte fugata da uno studio americano che vi sto per illustrare. Nel 2010 si è verificata una grande epidemia di pertosse in California, con una aumentata mortalità infantile ed una diffusione della malattia soprattutto nella fascia di età compresa tra i 7 ed i 10 anni di età. Alcuni ricercatori hanno utilizzato i dati di 15 contee della California per esaminare l’associazione tra la pertosse e la vaccinazione trivalente DTP (difterite, tetano, pertosse) che era stata praticata ai bambini. Tra 682 casi di pertosse in bambini da 4 a 10 anni e 2.016 controlli la malattia è stata molto più presente nei bambini non vaccinati (7.8% contro 0.9%) e nei bambini di età maggiore (9 anni contro 7 anni). I bambini non vaccinati hanno avuto un rischio di contrarre la malattia circa 9 volte superiore rispetto ai bambini che avevano ricevuto tutte le 5 dosi del vaccino. Tra quelli vaccinati con le 5 dosi previste il rischio di contrarre la malattia è aumentato parallelamente al tempo trascorso dopo la quinta dose di vaccino (l’Odds Ratio di 0.02 riscontrato quando la vaccinazione era stata ultimata da 12 mesi è aumentato a 0.29 quando il tempo trascorso era di 5 o più anni). L’efficacia del vaccino è risultata diminuita durante tale periodo di tempo dal 98.1% del primo anno al 71.2% del quinto anno. Lo studio conferma quanto praticamente già si constata: talora compare la pertosse in bambini regolarmente vaccinati. Adesso sappiamo perché: l’immunità conferita dal vaccino purtroppo tende a diminuire con il passare del tempo. Un dato importante, comunque, è che la malattia si presenta con molta maggior frequenza nei bambini non vaccinati. Resta ancora da verificare se esista una differenza nella durata dell’immunità ottenibile mediante vaccini acellulari o tradizionali. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23188029

Nessun commento: