Dal sito di Save the Children:
Save the Children chiede oggi a tutti i
cittadini del mondo di dare voce, con una petizione internazionale,
alle voci inascoltate di milioni di bambini siriani devastati da 2 anni
di guerra e violenze, che cercano riparo ovunque all’interno del paese, in mezzo ai combattimenti, o sono fuggiti, anche da soli, nei paesi confinanti.
Rana, 12 anni, ci racconta "Avevo così
tanta paura, sapevo che non potevo muovermi da quell’unica stanza. La
casa era sotto tiro di armi da fuoco. Siamo stati in 13, stipati in una
sola camera, per due settimane. Quando mio padre è uscito, è stato
ucciso davanti ai miei occhi." Un bambino su tre, tra quelli che Save the Children ha raggiunto e assistito, ha subito percosse o è stato ferito con armi da fuoco, ci sono evidenze di bambine e bambini anche di 12 anni che hanno subito violenze sessuali.
Per alcuni di loro l'unico rifugio disponibile è rappresentato da
parchi, fienili o addirittura grotte, e quelli che sono riusciti a
fuggire nei paesi vicini vivono in rifugi di fortuna, edifici fatiscenti
o in campi sovraffollati, ove sono sempre più carenti cibo, medicine e
acqua, con il rischio crescente di malattie, malnutrizione e gravi traumi che possono segnare questa generazione per decenni. “E’ ora di dire basta a queste violenze inaccettabili.
Diamo voce ai bambini in Siria firmando e invitando tutti a firmare
subito la petizione internazionale che Save the Children lancia oggi, a 9
giorni dalla vigilia del secondo anniversario dall’inizio del
conflitto, appellandosi a Ban Ki-moon e ai 5 membri permanenti del
Consiglio di Sicurezza dell’ONU, perché concordino un piano che ponga
fine immediata alle violenze e assicuri l’accesso degli aiuti umanitari
che devono raggiungere con urgenza i bambini sul territorio,” ha
dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.
Fino al 15 marzo 2013, si può aderire alla petizione in rete.
Il 14 marzo 2013, vigilia del secondo anniversario del conflitto, Save
the Children lancerà un inedito rapporto con le testimonianze dirette
dei bambini in Siria, costretti ad abbandonare le loro case in
condizioni di grave pericolo, in difficoltà per trovare cibo a
sufficienza o ricevere le cure necessarie se sono feriti o malati.
Gli sfollati interni nella Siria, buona parte dei quali sono bambini che
hanno subito violenze o assistito a quelle subite da familiari o
coetanei, hanno raggiunto i 3,6 milioni, di cui più di un milione si è
aggiunto negli ultimi due mesi, mentre sono quasi un milione quelli
rifugiati nei paesi confinanti. Save the Children ha raggiunto finora
oltre 240 mila persone, in Siria e nei campi profughi allestiti in
Giordania, Libano e Iraq, distribuendo a bambini e famiglie kit igienici
e generi di prima necessità come coperte, vestiti, materiali da
riscaldamento, ed è impegnata nei campi con interventi di protezione ed
educazione.
Vai alla pagine della petizione
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