mercoledì 27 marzo 2013

Il Dolore nel bambino

In Italia si stima che più dell’80% dei ricoveri in ambito ospedaliero pediatrico sia dovuto a patologie che presentano, fra i vari sintomi, anche dolore. Nonostante questo, il fenomeno continua a essere oggetto di un’attenzione limitata, con un conseguente peggioramento della prognosi per il piccolo paziente e della qualità della vita del bambino e della famiglia. Per sensibilizzare il personale medico e l’opinione pubblica sul tema - promuovendo la diagnosi e il trattamento con gli approcci terapeutici più appropriati -, la dottoressa Franca Benini (responsabile del Centro regionale Veneto di Terapia antalgica e cure palliative pediatriche e membro della Commissione nazionale Terapia del dolore e cure palliative) ha realizzato il Poster sulla gestione del dolore nel bambino, con il contributo di Angelini. I contenuti sono estratti dal volume del ministero della Salute “Il dolore nel bambino - Strumenti pratici di valutazione e terapia”. Il Poster presenta le principali modalità di misurazione e diagnosi del dolore e le opzioni terapeutiche, farmacologiche e non, e verrà distribuito a oltre 10 mila pediatri di libera scelta e ospedalieri. Oggi sappiamo che, a parità di stimolo doloroso, il neonato e il bambino piccolo percepiscono più dolore rispetto alle età successive. Nel bambino malato il dolore è un sintomo frequente e trasversale che mina l’integrità fisica e psichica con un notevole impatto sulla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. Per curare in modo efficace il dolore nel bambino è innanzitutto necessario misurarlo attraverso strumenti adeguati. Un primo metodo è la valutazione soggettiva del dolore, che si basa sulle indicazioni fornite dal bambino stesso, ma è necessario utilizzare anche scale di misurazione indiretta, basata sull’osservazione del comportamento, dei movimenti, dei parametri fisiologici. Le più utilizzate e proposte per efficacia e applicabilità sono la Scala FLACC per neonati e bambini al di sotto dei tre anni o con deficit motori o cognitivi, la Scala con le facce di Wong-Baker per bambini di età superiore ai tre anni e la Scala numerica per i bambini dagli otto anni in su. Gli approcci terapeutici sono trattamenti farmacologici e non. Le tecniche non farmacologiche differiscono tra loro in base alle fasce di età e vanno dal contatto fisico (toccare, accarezzare, cullare) per i bambini fino ai due anni, al gioco, al racconto di storie e alla lettura di libri fino ai sei anni e comprendono anche il ricorso alla musica e a tecniche di respirazione per i bambini fino ai 13 anni. Il Poster si sofferma anche a illustrare le opzioni terapeutiche farmacologiche utilizzate nel trattamento del dolore: paracetamolo, farmaci antinfiammatori non steroidei e farmaci oppioidi. “Il paracetamolo è il farmaco analgesico tradizionalmente più usato in età pediatrica - dichiara la dottoressa Franca Benini -. Non è gastrolesivo e per la scarsità di effetti collaterali è indicato come uno dei farmaci di prima scelta nel trattamento del dolore lieve-moderato”. Fonte:AGV NEWS

Nessun commento: