martedì 4 dicembre 2007

Celiachia: una patologia attuale

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone.Un paziente celiaco esclude dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza. L’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni.La dieta senza glutine è l’unica terapia che garantisce al celiaco una vita normale. Nel bambino l’intolleranza si presenta con l'introduzione del glutine nello svezzamento, da qualche settimana a qualche mese , con un quadro clinico caratterizzato da diarrea, vomito, irritabilità, ritardi di crescita. Esistono forme che esordiscono tardivamente, dopo il 2°-3° anno di vita, nelle quali la sintomatologia gastroenterica è meno marcata e sono maggiormante evidenziati i deficit dell’accrescimento della statura e/o del peso, dolori addominali ricorrenti e anemia sideropenica. La diagnosi si basa su esami di laboratorio (le piu' specifiche sono le antitransglutaminasi) ma solo la certezza di anomalie della mucosa enterica (atrofia totale o parziale dei villi, prelevati mediante una biopsia eseguita durante una gastroscopia), può consentire la diagnosi.
Dunque e' necessario un enorme impegno dei pediatri curanti , delle famiglie dei bambini affetti da celiachia e soprattutto delle strutture preposte sul territorio al supporto terapeutico e sociale della malattia. A questo proposito la Asl di Cesena dà il via ad un progetto per facilitare il percorso assistenziale dei ragazzi celiaci e delle loro famiglie, attraverso un maggior collaborazione tra i pediatri di libera scelta e gli specialisti ospedalieri. Circa un centinaio le famiglie cesenati di minori celiaci che hanno aderito. Il numero di pazienti intolleranti al glutine in costante aumento richiede infatti un impegno notevole che può essere condiviso solo attraverso un maggior coinvolgimento dei pediatri di libera scelta. Un passo questo che intende confermare un cammino di collaborazione fra pediatria intra ed extra ospedaliera, qualificando l’attività dei Pediatri di libera scelta nella direzione di un maggior coinvolgimento assistenziale verso i pazienti con patologia cronica

Fonte:www.ausl-cesena.emr.it/NotizieAUSL

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