mercoledì 29 ottobre 2008

Dermatite da contatto

La dermatite di contatto è una reazione della pelle, che si sviluppa con l’interagire con sostanze solitamente fino a quel momento non considerate allergizzanti. Il soggetto sviluppa rush cutanei , irritanti e pruriginosi, dopo contatto
ripetuto con sostanze come: alcuni metalli (cromo, nichel, cobalto, mercurio); alcuni medicamenti come gli antibiotici; prodotti professionali come il cemento, le vernici, le resine; alcuni indumenti trattati con tinture o coloranti. Ma nella maggioranza dei casi le dermatiti da contatto sono causate da cosmetici come smalti per le unghie, saponi, profumi e detersivi. sostanze vegetali, come piante, o piccoli parassiti, (acari o processionarie).
E' necessario individuare la sostanza che ha provocato la dermatite.
L'agente imputato del contatto può essere identificato con prove allergiche cutanee o piu’ frequentemente rimanere misconosciuto. Nei soggetti riconosciuti allergici , vi e’ una piu’ alta probabilita’ di avere reazioni cutanee “da contatto”. La terapia e’ sintomatica: essenzialmente creme antiistaminiche e , se la dermatite e’ particolarmente impegnativa, cortisoniche, e antiistaminici per via orale.
L’incidenza della dermatite da contatto, da 0 a 14 anni, va da 7 al 15% ,secondo studi e statistiche diverse. Riportiamo una studio belga che distingue per fasce d’eta’ le reazioni da contatto:
Al dipartimento di dermatologia del University Hospital di Lovanio, Belgio, i ricercatori hanno stilato l’elenco delle sostanze in grado di sviluppare dermatiti allergiche da contatto nei bambini. Che cambiano con la crescita.
BEBE’: oggetti da succhiare (in gomma), pannolini, materiali contenenti colle;
BAMBINI: vaccini e pomate dermatologiche (contenenti tracce di mercurio), giocattoli e bigiotteria (nichel, gomma e colle)
ADOLESCENTI: cosmetici, tatuaggi temporanei, bigiotteria, allergie professionali.
PER TUTTE LE FASCE DI ETA’: scarpine in gomma per i bebè e scarpe da ginnastica per i ragazzi (contengono residui di cromo, gomma, colle e coloranti e non fanno traspirare i piedi, accentuano la sudorazione e la macerazione della pelle).
Dunque una particolare attenzione a come vestite i vostri figli, come li lavate, dove e come vivono.

lunedì 27 ottobre 2008

Convegno sui prematurissimi

Nuove tecnologie applicate alla terapia intensiva: oggi sempre piu’ piccoli e piccolissimi possono essere rianimati e tenuti in vita. Ciò avviene talvolta a prezzo di grandi sofferenze per i piccoli e le famiglie e a fronte di un'aspettativa di vita minima e contrassegnata da una lunga strada di controlli, problematiche sanitarie e sociali. Ma e’ etico e caritatevole farlo? Cosa dicono i neonatologi che , giornalmente , affrontano queste problematiche?
Per promuovere la consapevolezza dell'importanza del principio della “proporzionalità delle cure”, il 30 e 31 ottobre si svolgerà a Firenze, presso la nuova sede dell'ospedale pediatrico “Meyer” in viale Pieraccini 24, un convegno sull'uso responsabile della terapia intensiva nei prematuri più piccoli: i neonati di età gestazionale estremamente bassa.
Un momento di confronto su un argomento sempre piu’ attuale.

martedì 21 ottobre 2008

Dal Ministero "Misto" , le linee guida comuni per la prevenzione dentaria dei bambini

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali pubblica per la prima volta le “Linee-guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva”. Obiettivo del documento è offrire a ginecologi, pediatri, neonatologi, odontoiatri, igienisti, igienisti dentali indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione di carie, gengiviti e parodontiti, stomatiti, problemi ortopedici dei mascellari nei bambini da zero a quattordici anni.
Alla stesura delle Linee-guida hanno partecipato esperti dell’Associazione Igienisti Dentali Italiani, del Centro di collaborazione OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità, della Federazione Italiana Medici Pediatri, del Ministero, del Movimento Italiano Genitori, della Società Italiana di Ginecologia ed Odontoiatria, della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, della Società Italiana di Neonatologia, della Società Italiana di Odontoiatria Infantile, della Società Italiana di Pediatria e dell’Università.
Le raccomandazioni contenute nelle Linee-guida sono uno strumento per gli operatori avente il fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi indicati dall’OMS (entro il 2010 il 90 per cento dei bambini di età compresa tra i 5 e i 6 anni deve essere esente da carie e a 18 anni non deve esserci nessuna perdita di denti dovuta a carie o a malattia parodontale). Attualmente in Italia più del 20 per cento dei bambini di 4 anni di età presenta carie, mentre a 12 anni l’incidenza sale al 44 per cento.

Ottimo esempio, raro, di collaborazione interdisciplinare per la salute pubblica, su un delicato argomento come i denti dei nostri bambini e adolescenti

Fonte : Bibliografia. Ufficio stampa Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 2008.

mercoledì 15 ottobre 2008

Inziativa di Emergency per il martoriato Darfur

Il 3 ottobre, Emergency ha dato avvio alla campagna «La nostra idea di pace» per la costruzione di un Centro pediatrico a Nyala, capitale del Sud Darfur.
Dal 3 al 22 ottobre, gli utenti Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia potranno inviare un SMS al numero 48587 del valore di 1 euro oppure effettuare allo stesso numero una chiamata da rete fissa Telecom Italia del valore di 2 euro. L’intero ricavato sarà devoluto a Emergency.
L’attività di raccolta fondi sarà pubblicizzata con una campagna che comparirà negli spazi ceduti gratuitamente dalle maggiori concessionarie pubblicitarie.
Emergency intraprenderà una campagna informativa sugli obiettivi del Centro pediatrico in alcuni dei principali media italiani.
E' un'iziativa lodevole a sostegno degli"ultimi" del mondo,in una terra martoriata dalla guerra civile e dalla fame.Per noi, paesi "ricchi" dare un euro vale un cappuccino o il giornale mattutino, per un bambino del Darfur un pasto caldo per vari giorni.

martedì 14 ottobre 2008

SIDS ovvero morte in culla: un’iniziativa dell’Ospedale di Livorno

La sindrome della morte in culla, definita SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) chiamata anche morte bianca. In alcuni casi il neonato, apparentemente sano senza nessun segno di malattia durante il sonno (sia di giorno che di notte, sia in culla che nel passeggino) improvvisamente smette di respirare. La SIDS, che nei paesi occidentali rappresenta la forma più comune di morte nei bambini (il 60% sono di sesso maschile) in età compresa tra uno e dodici mesi con una incidenza nel periodo tra i due ed i quattro mesi, colpisce indifferentemente tutte le razze e le classi sociali. Dagli studi effettuati sono stati evidenziati che i fattori che aumentano il rischio SIDS, sono di diversa natura, dalle infezioni delle vie respiratorie, allo stress fisico, ai cambiamenti dovuti all’irregolarità nei ritmi cardiaci e del sonno. Tra questi vanno ad incidere anche le cause esterne, come l’esposizione del feto o del neonato al fumo passivo, la nascita prematura, l’allattamento artificiale, la temperatura troppo elevata nell’ambiente dove il bambino riposa e la posizione sbagliata nel lettino. In quest’ultimo caso il rischio di mortalità risulta essere più elevato per i bambini che dormono in una posizione prona rispetto a quelli che dormono in posizione supina. E’ importante sottolineare un dato emerso dalle statistiche, secondo le quali si è riscontrato una notevole diminuzione delle “morti in culla”, grazie al contributo che le campagne pubblicitarie hanno fornito, informando i genitori sui fattori a rischio e sulle modalità per eliminarli.La frequenza con cui si manifesta la SIDS, è di circa un caso su mille bambini. La morte di un bambino è sempre un evento tragico difficile da accettare, a maggior ragione se si parla di questa sindrome, le cui cause improvvise, nonostante le ricerche, i riscontri diagnostici ed autoptici, non sono ancora del tutto chiare alla scienza.

Dal giornale“Tirreno” di Livorno: un semplice computer portatile, dotato di “modem” e linea telefonica, può essere un prezioso aiuto per tenere sotto controllo neonati a rischio di morte improvvisa. L’apparecchio è stato donato all’Unità Operativa di Pediatria Medica dell’Ospedale di Livorno dall’Associazione “Insieme per la vita”.Impiegato negli Stati Uniti, già alla fine degli anni’80, il congegno è stato oggi ulteriormente e concretamente aggiornato, riuscendo a controllare diversi, importanti parametri clinici attraverso il movimento del torace, ma anche delle variazioni chimiche del sangue, nei casi di ostruzioni delle alte vie aeree ed assieme, della funzionalità cardiaca. Specifici congegni sono inoltre in grado di far scattare i dispositivi d’ allarme ed anche di registrarli, così da avere un controllo costante della situazione. Il Centro fiorentino si pone dunque come struttura di collegamento e controllo a distanza, evitando il trasporto dei piccoli pazienti. Il sospetto dei casi a rischio contempla i nati pre-termine con disturbi già nei primi giorni di vita. Poi, nel tempo, da seguire sono le gravi malattie polmonari croniche, quelle congenite di cuore, le apnee ostruttive nel sonno, il tutto ai fini di una telediagnosi e di un teleconsulto. In media, la metà di tali pazienti è costretta a successivi ricoveri (per informazioni www.nannasicura.com). E' stato sottolineato come la prima valutazione del malato a rischio avverrà, secondo questo protocollo, monitorando a Livorno in ambito ospedaliero il bambino ed i dati successivi saranno poi inviati in via telematica a Firenze, verificando la necessità di ulteriori percorsi d’approfondimento diagnostico.

Questa iniziativa non deve far pensare che tutti i bambini debbano avere in casa , collegato con il piu' vicino centro pediatrico, un tale dispositivo, ma che la prevenzione di questo complesso evento multifattoriale e' essenziale.