sabato 20 febbraio 2016

Baby Pit Stoppers ovvero soste per allattare

La SIN ha aderito al progetto Baby Pit Stoppers, un progetto che offre una mappatura nazionale dei posti raccomandati dalle mamme dove poter fare un "baby pit stop" ovvero una sosta per allattare, cambiare o preparare la pappa al bambino. Nel suo ultimo direttivo la Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha deciso di dare il suo supporto al progetto Baby Pit Stoppers: una mappatura nazionale consultabile da chiunque gratuitamente e senza pubblicità semplicemente collegandosi a www.babypitstoppers.com da smartphone, pc o tablet che, grazie alla geo-localizzazione, permette ad ogni mamma(papà,nonno,tata...), nel momento in cui ne ha più bisogno, di verificare qual è il posto più vicino e più raccomandato dalle altre mamme, dove fare un baby pit stop, ovvero una sosta per allattare il proprio bebé in uno spazio confortevole, cambiargli il pannolino, scaldare il latte/pappa e accedere facilmente nel locale con un passeggino. In soli 6 mesi, grazie al contributo di tante mamme e tante associazioni (La Leche League, Allattamento ,IBCLC, Farmacie Amiche dell’Allattamento, Movimento per l’Allattamento Materno Italiano, ...) sono stati mappati 1300 Baby pit stop, locali cioè che offrono almeno uno di questi 4 servizi. Come professionisti, possiamo contribuire alla diffusione di questo strumento in molti modi: possiamo stampare e appendere la locandina del progetto in sala d’attesa o nel nostro studio, farcene portavoce con i neo-genitori che incontriamo, coinvolgere gli ospedali e i consultori con cui collaboriamo, raccontare di questa esperienza ai nostri colleghi, rilanciarla attraverso i social network o scrivendo articoli sulle riviste che conosciamo e anche, ovviamente, segnalando in prima persona su www.babypitstoppers.com i locali che sappiamo offrire almeno uno dei quattro servizi. Un ottimo modo di cominciare il 2016 con un regalo alle neo-mamme, le loro famiglie e i loro bambini! Dalla Newletter della SIN (Società Italiana di Neonatologia)

domenica 7 febbraio 2016

Ome ovvero Otiti medie in età pediatrica

E’ stata appena pubblicata su Otolaryngology-Head and Neck Surgery l’edizione aggiornata delle linee guida pratiche di trattamento per le otiti medie con versamento dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation. Si tratta di condizioni estremamente frequenti, al punto che gli esperti stimano che entro i primi 5 anni d’età, almeno il 90% dei bambini ha presentato almeno un episodio di otite media con versamento (OME). Il versamento è comune soprattutto nei bambini con difficoltà dello sviluppo. Ogni anno negli Stati Uniti se ne registrano almeno 2,2 milioni di casi, con costi stimati nell’ordine di 4 miliardi di dollari.necessario distinguere tra otite catarrale media con versamento e otite media purulenta, evento acuta e trattato con antibiotici.(Rimando per più completa e approfondita conoscenza delle otiti a www.Pediatrico.it - Otiti medie in Pillole di Pediatria) Le otiti medie sono la causa più frequente di alterazioni dell’udito nei bambini delle nazioni industrializzate e rappresentano anche la principale indicazione al drenaggio trans-timpanico. Nonostante la frequenza di queste condizioni e la disponibilità di linee guida pratiche di trattamento, i dati di sorveglianza suggeriscono però che alcuni medici trattano le otiti medie in maniera inappropriata, ricorrendo, quando non necessario e non documentato, alla terapia antibiotica; questo può determinare eventi indesiderati nei pazienti e naturalmente contribuisce alla diffusione della resistenza antibiotica. Le otiti medie hanno generalmente un decorso benigno, auto-limitantesi (gli esperti raccomandano il watchful waiting) ma a volte determinano alterazioni dell’udito. Vanno seguiti con attenzione dal medico i casi caratterizzati da frequenti recidive o quelli che durano più di tre mesi. “Le OME – afferma Richard M. Rosenfeld, coordinatore dell’edizione 2004 e di quella 2016 delle linee guida – sono una condizione molto frequente nei bambini; basta recarsi in un qualunque asilo, un giorno qualsiasi per scoprire che il 15-20% dei bambini presenta un versamento nell’orecchio medio”. La nuova edizione delle linee guida, che sostituisce la precedente del 2004, ha già ricevuto l’endorsement dell’American Academy of Family Physicians (AAFP). Rispetto al 2004, questa edizione aggiornata contiene ulteriori informazioni sull’otoscopia pneumatica e sulla timpanometria, utilizzate per migliorare l’accuratezza diagnostica. Vengono inoltre fornite maggiori informazioni sulla valutazione di parola e linguaggio nei bambini affetti da OME. Tra le raccomandazioni ‘contro’ spuntano quelle relative all’impiego di steroidi nasali e quella contro l’adenoidectomia come indicazione primaria per l’OME nei bambini al di sotto dei 4 anni d’età. Viene infine raccomandato di valutare con attenzione gli esiti delle OME. Gli autori di questa nuova edizione delle linee guida comprendono esperti in un ampio range di discipline (otorinolaringoiatria, pediatria, otologia, allergia e immunologia, medicina di famiglia, audiologia, logopedia, ecc) oltre ad infermieri e associazioni pazienti. Dunque attenzione all'uso improprio di antibiotici e sempre consultare il pediatra in caso di dolore all'orecchio!!!