giovedì 21 aprile 2011

Febbre e Farmaci antipiretici: una nota dell'AIFA

La febbre ,come tutti i genitori sanno,preoccupa moltissimo ma è un sintomo, una reazione fisiologica ad una patologia, infettiva o infiammatoria che sia.
La prima cosa da fare è trattare la causa della febbre.
La temperatura elevata , soprattutto in un neonato, comunque comporta un trattamento sintomatico con antipiretici.
Il paracetamolo è il farmaco più comunemente usato quando la temperatura di un neonato o di un bimbo piccolo sale oltre i 38,5 gradi centigradi. Meno diffuso,ma ultimamente non meno usato, il ricorso all’ibuprofene. Però un recente studio britannico ha dimostrato che il modo migliore per abbassare e mantenere a livelli accettabili la temperatura di un bimbo piccolo con la febbre è accoppiare questi due farmaci alternandoli e iniziando proprio con la somministrazione dell’ibuprofene. Iniziare con la somministrazione di questo farmaco pare acceleri l’abbassamento della temperatura di quasi 25 minuti, rispetto alla somministrazione di paracetamolo o di entrambi i farmaci, oppure iniziando con il paracetamolo.

Vediamo le note caratteristiche di questi due farmaci:

°Paracetamolo o acetaminofene: è una molecola piuttosto datata, sintetizzata per la prima volta nel 1878. E’ una sostanza non steroidea, dalle scarse proprietà antinfiammatorie, ma meno aggressiva nei confronti dello stomaco rispetto ai suoi cugini prossimi FANS (tipo aspirina, per intenderci). Viene utilizzato soprattutto per le sue proprietà antipiretiche e analgesiche. Importantissimo fare attenzione ai dosaggi e agli intervalli di somministrazione, perché il paracetamolo può diventare tossico per il fegato e per i reni.

°Ibuprofene: stessa famiglia di farmaci antinfiammatori non steroidei. Questa volta parliamo di una molecola molto più recente utilizzata soprattutto per attenuare dolori di media e lieve entità, molto utilizzato nella terapia delle artriti. Ha una vita media all’interno dell’organismo molto più breve rispetto all’aspirina e per questo ha anche minore impatto sulla mucosa dello stomaco, ma va assunto < stomaco pieno. Viene utilizzato per le sue proprietà antipiretiche e antidolorofiche. Altra caratteristica di questo farmaco è quella di poter essere utilizzato in forma di gel epidermico per traumi e dolori muscolari e in forma di sali, da somministrare per via endovenosa, con effetti più rapidi e dosaggi anche molto bassi.
l’ibuprofene è un FANS (Antinfiammatorio non steroideo) e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sconsiglia l’uso improprio dei FANS sui bambini (ad esempio per curare febbre o malattie da raffreddamento) il paracetmolo non è un Fans, ma un antipiretico e analgesico e l’AIFA sconsiglia l’uso combinato di questi due farmaci.Le note trattano anche di un secondo farmaco:il Ketoprofene, altro fans non steroideo con caratteristiche simili all'ibuprofene.

Riassumendo: per la febbre il trattamento di prima scelta è il paracetamolo che non provoca danni allo stomaco e può essere assunto anche a stomaco vuoto (come capita speso quando i bambini hanno la febbre), invece negli ultimi tempi si è fatto un uso improprio dell’ibuprofene per abbassare la febbre e di conseguenza c’è stato un aumento delle reazioni avverse perchè mal tollerato dallo stomaco del bambino.Il paracetamolo esiste anche in preparazione supposte, mentre l'iboprofene ha preparazioni in bustine di polvere oppure come sciroppo aromatizzato.

Cliccando sul titolo si può consultare il testo delle raccomandazioni dell’AIFA in merito all’uso dei FANS nei piccoli pazienti.

martedì 19 aprile 2011

Piano vaccinale anti-morbillo

Il ministero della Salute ha varato un nuovo piano nazionale per la vaccinazione contro Morbillo, Rosolia e Parotide.Il documento redatto configura gli obiettivi generali fissati per la suddetta vaccinazione , dall'Oms per il 2015, cioe' eliminare i casi di morbillo endemico e di rosolia endemica e prevenire i casi di rosolia congenita. Per raggiungere questi risultati, il piano stabilisce in sette punti le azioni da intraprendere, come raggiungere una copertura vaccinale superiore al 95% per la prima dose di mpr (morbillo-parotite-rosolia), entro i 24 mesi di vita a livello nazionale, regionale e in tutte le asl e oltre il 90% in tutti i distretti; e raggiungere una copertura vaccinale superiore al 95% per la seconda dose di mrp entro il 12/o anno a livello nazionale, regionale e in tutte le ASL e oltre il 90% in tutti i distretti."

Per leggere la notizia , riportata dall'Ansa , cliccare sul titolo.

venerdì 15 aprile 2011

Antibiotici e rischio allergia

La somministrazione precoce di antibiotici è associata a un aumentato rischio di asma e allergie nell'infanzia. La conferma a un'ipotesi già avanzata in vari studi giunge da uno studio epidemiologico statunitense - effettuato da Michael B. Bracken e collaboratori del center for Perinatal, pediatric, and environmental epidemiology alla Yale university school of Public health di New Haven - su 1.401 bambini, valutati nei primi sei mesi di vita e al sesto anno d'età.

L'esposizione agli antibiotici è risultata associata a un rischio aumentato di asma Il rapporto crociato è apparso lievemente superiore se l'asma era stato diagnosticato per la prima volta dopo i 3 anni come anche nei bambini senza storia di infezioni del tratto respiratorio inferiore nel primo anno di vita.L'effetto negativo degli antibiotici si è dimostrato particolarmente forte nei bambini senza storia familiare di asma. Anche il rischio di positività allergica ematica o cutanea è apparso aumentato.


Cliccando sul titolo si può consultare l'abstract dello studio di Bracken.

martedì 12 aprile 2011

Obesita' Infantile...

Dati preoccupanti a proposito di obesità infantile, in Italia. Sarebbero un milione i bambini in sovrappeso, e ben 400mila addirittura obesi. Un trend in crescita, determinato soprattutto da cattive abitudini alimentari e uno stile di vita sedentario. Tutto cio' emerge dal progetto “Okkio alla salute”, che per il secondo anno consecutivo ha raccolto i dati relativi alla diffusione dell’obesità in età pediatrica, per conto del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNEPS), dell’Istituto superiore di Sanità.
L'obesità sta divenendo un problema sempre più pressante oggi in Italia e la vediamo giornalmente in ospedale, nei nostri piccoli pazienti , per strada. Urge , con i numeri che risaltano dal rapporto, una pianificazione sanitaria pediatrica seria che rivaluti sia la sana alimentazione meditteranea, sia la sorveglianza di questi bambini negli ambulatori pediatrici, in famiglia.

Cliccando sul titolo si può leggere il rapporto dell Istituto Superiore di Sanità.