sabato 12 settembre 2009

Zucchero : 2° parte

La maggioranza di noi non pensa che quando dolcifichiamo il nostro caffe’ con lo zucchero bianco stiamo usando una miscela contenente calce, resine, ammoniaca, acidi vari e "tracce" di barbabietola da zucchero.
Che cosa e' rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi che componeva la base dello zucchero che mangiamo?
Purtroppo quasi nulla. Lo zucchero raffinato diviene nocivo per la salute se consumato ad alte dosi (mangiando, per esempio dolci e dessert dopo tutti i pasti nella stessa giornata)e sicuramente è necessario ricercare un’alternativa più naturale e meno dannosa, soprattutto per i bambini. Lo zucchero bianco ha un’ influenza sia sul sistema nervoso sia sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità.Il rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la glicemia. Di fronte a tale rapido innalzamento, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, necessità di altro carburante dato dallo zucchero.La conseguenza di questa caduta degli zuccheri e' l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che e' l'ormone dell'aggressivita', della difesa, della tensione. Si puo' ben comprendere come questi continui “cambiamenti” ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo. Cio' e' stato ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l'aggressivita' nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.


A livello intestinale provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale, e l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che cio' comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assor bimento di sostanze tossiche, ecc.).IN teragisce con le vitamine, soprattutto del gruppo B. La vitamina B1 è necessaria per la trasformazione dei carboidrati. Quanto più zucchero viene introdotto, tanto maggiore è il fabbisogno di Vitamina B1.


Altre possibili interazioni con l’organismo sono: apparato circolatorio (con l'aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, pancreatico (poiche' l'organo che gestisce gli zuccheri e' il pancreas), ponderale (con l'aumento di peso e l'obesita'), cutaneo.

Dolcificanti Naturali

Come sostituto dello zucchero bianco raffinato si puo’ tentare un elenco dei sostituti dello zucchero raffinato:

Fruttosio, zucchero semplice, facilmente reperibile, sia in natura che commercialmente.
Il malto d'orzo, di riso o di mais: sono fluidi, con sapore di caramello, derivati dalla bollitura di questi cereali. Il prodotto così ottenuto viene poi concentrato fino ad ottenerne uno simile al miele.
Lo sciroppo d'acero: è un dolcificante che si ottiene dai tronchi degli aceri da zucchero (Acer saccharum) e degli aceri rossi (Acer rubrum). La linfa viene concentrata tramite un processo di bollitura.
Il succo d'agave: deriva da una pianta di origine messicana ed è ricco di sali minerali; contiene soprattutto fruttosio e dolcifica più dello zucchero.
Il succo d’uva: derivato dalla bollitura della spremitura di uve alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella, limone. Contiene fruttosio.
Lo zucchero integrale: derivato dal succo della canna da zucchero (non esiste come derivato della barbabietola), che viene poi fatto bollire ottenendo una polvere grossolana, mai cristallina, non trattata.
Il miele: prodotto dalle api a partire da nettare o melata. Il fruttosio è lo zucchero maggiormente presente, conferendo al miele un potere dolcificante maggiore dello zucchero.

Dolcificanti artificiali

Ottenuti per sintesi chimica, non si ritrovano in natura. Hanno un valore nutritivo praticamente nullo. In Italia l'uso dei dolcificanti sintetici e' consentito solo per i prodotti dietetici autorizzati dal Ministero della Sanita'. Tranne l'aspartame, tutti i dolcificanti artificiali, compreso l'ultimo nato, l'acesulfame-K, vanno a toccare i delicati meccanismi di controllo dell'insulina, causando un aumento della sua produzione (azione insulinotropica).

L 'Aspartame fu scoperto per caso nel 1965 e viene approvato per gli alimenti disidratati nel 1981 e per le bibite gassate nel 1983. L'Aspartame è di gran lunga la sostanza più dannosa in commercio ad essere aggiunta agli alimenti. E' responsabile per circa il 75% delle reazioni avverse agli additivi alimentari segnalati dall'FDA statunitense. Alcuni dei 90 differenti sintomi documentati elencati nel rapporto come causati dall'Aspartame includono: mal di testa, vertigine, infarti, nausea, intorpidimento, spasmi muscolari, depressione, perdita di capelli, palpitazione, difficoltà respiratorie, difficoltà di parola, attacchi d'ansia, tintinnio auricolare, vertigini, perdita della memoria, dolore alle giunture.
L'Aspartame è costituito per il 40% di acido aspartico; l'acido glutammico è per il 99% monosodico glutammato. L'aspartato e il glutammato funzionano come neurotrasmettitori nel cervello facilitando la trasmissione dell'informazione da neurone a neurone. Troppo aspartato o glutammato nel cervello uccide alcuni neuroni permettendo l'afflusso di troppo calcio nelle cellule. Questo afflusso scatena un aumento eccessivo di radicali liberi che uccidono le cellule.

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