domenica 24 febbraio 2013

Il nuovo Piano Nazionale delle Vaccinazioni

Il 22 febbraio 2012 è stato approvato in conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014 (PNV) proposto dal Ministero della Salute.


“Uno strumento chiave per la gestione delle politiche vaccinali in tutto il Paese, per garantire l’omogeneità di offerta e l’equità di accesso alla prevenzione vaccinale.” Ha affermato Stefania Iannazzo, Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

L’8 Marzo è stato poi presentato alla stampa il "calendario vaccinale per la vita", che stabilisce una copertura vaccinale, superando le distinzioni tra soggetti sani e a rischio, bambini e adulti, o le particolari condizioni di fragilità.

A realizzarlo e lanciarlo la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e la Società italiaBna di igiene (Siti), con lo scopo di completare le indicazioni contenute nel Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2012-2014. Infatti include alcune vaccinazioni non presenti o inserite solo parzialmente nel Piano.

Il Presidente della SIP A.G. Ugazio però 2 giorni prima di questo evento affermava che la Società Italiana di Pediatria non avrebbe partecipato alla conferenza stampa convocata da FIMP, SiTi e FIMMG per la presentazione del “Calendario vaccinale per la vita”. “La decisione è stata presa in considerazione del fatto che il 22 febbraio è stato sottoscritto il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014”. Spiega il Presidente della SIP Alberto G. Ugazio: “Il calendario vaccinale SIP FIMP SiTi FIMMG era nato con lo scopo di colmare un vuoto, durato quattro anni e determinato dai tanti ritardi che hanno caratterizzato l’approvazione del PNV. Ma non sarebbe responsabile renderlo pubblico oggi, praticamente in simultanea con quello approvato in Conferenza Stato Regioni. Se lo facessimo i genitori, i ragazzi e gli stessi operatori sanitari finirebbero inevitabilmente con leggere il nostro calendario come alternativo, o peggio contrapposto, a quello proposto dal Ministero della Salute e dalla Conferenza Stato Regioni. Finiremmo così per ingenerare confusione sui comportamenti da adottare e rischieremmo di compromettere l’adesione all’offerta vaccinale.”



Ugazio ha ragione. Il rischio di creare confusione e' una realta' e qualsiasi nobile e alto contributo alle direttive del Ministero della Sanita' deve sempre tener conto che la politica nazionale delle vaccinazione deve essere univoca e che l'organo di competenza e' proprio il Ministero. Dunque in definitiva ogni azione che noi Pediatri o medici in generale, deve essere indirizzata al paziente e solo alla sua salute, con chiarezza.



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